La Cooperativa Dozza ammessa al finanziamento per il co-housing di Via Lenin

Nei giorni scorsi la Regione Emilia-Romagna ha approvato l’elenco delle domande ammesse a finanziamento per l’attuazione del programma regionale “Social Housing 2023”, che ha l’obiettivo di promuovere l’accesso all’abitazione in affitto a canone concordato tramite uno specifico finanziamento a fondo perduto volto ad incentivare interventi innovativi e modelli sperimentali di Edilizia residenziale sociale.

Il primo soggetto proponente ammesso a finanziamento è risultata la Cooperativa Edificatrice Giuseppe Dozza con un progetto di abitare collaborativo e solidale destinato all’immobile di viale Lenin 14/2 e 14/3, da oltre 20 anni inutilizzato e inagibile, di proprietà del Comune. Si prevede la realizzazione di circa 10 alloggi oltre agli spazi comuni.

In coerenza con la seconda strategia del Piano dell’Abitare Nuove forme di abitare collaborativo, il Comune ha infatti raccolto, attraverso un avviso pubblico, manifestazioni di interesse ad acquisire il diritto di superficie per 60 anni, dell’immobile di viale Lenin per il perseguimento delle finalità del bando regionale.

Il bando si è chiuso a fine febbraio 2024 e ha raccolto tre manifestazioni di interesse. L’Amministrazione ha consentito ai tre operatori economici di presentare candidatura al bando regionale “Social Housing 2023”, con l’impegno di cedere il diritto di superficie dell’immobile al candidato eventualmente beneficiario del contributo regionale.

Entro gennaio 2025 sarà pronto il progetto esecutivo ed entro l’estate 2025 inizieranno i lavori.

Oltre ad essere coerente con l’obiettivo dell’amministrazione di offrire opportunità abitative a prezzi accessibili, il bando rappresenta una prima sperimentazione pratica del PUG (Piano Urbanistico Generale) sia dal punto di vista dello sviluppo di nuove forme abitative che da quello della rigenerazione di aree ed immobili pubblici esistenti in stato di abbandono.

Il valore sociale del cohousing è inoltre riconosciuto dal Regolamento edilizio del Comune di Bologna poiché favorisce la coesione sociale, l’autonomia abitativa e la costituzione di reti di comunità, promuovendo un nuovo modello abitativo in grado di mettere insieme nuclei familiari diversi per età, cultura ed esigenze, che progettano e gestiscono in modo condiviso spazi domestici e spazi comuni.

L’orizzonte temporale di destinazione a Edilizia residenziale sociale e in particolare ad “abitare condiviso e solidale” di questo immobile non potrà essere inferiore a 20 anni.