Cambiamenti e nuove direzioni nelle politiche abitative: un dialogo tra diversi contesti all’evento “Challenging (Social) Housing in Europe”

Lo scorso 17 e 18 Ottobre, presso lo storico Palazzo Ca’ Tron, attuale sede dell’Università IUAV di Venezia, si è svolta l’edizione inaugurale della conferenza “Challenging (Social) Housing in Europe”, che ha dato il via a una serie di eventi dedicati all’analisi e al confronto di casi studio di edilizia sociale in diverse città e paesi europei. Questo primo incontro ha posto l’accento sui contesti urbani di Vienna, Amsterdam, Amburgo e Berlino, con un focus specifico poi sulle sfide della città di Venezia. Durante la tavola rotonda, esperti e rappresentanti istituzionali come Rossana Zaccaria (Legacoop Abitanti), Federico Pigozzo (Regione Veneto), Carlo Cellamare (La Sapienza, Roma), Orazio Alberti (OCIO – Osservatorio indipendente sulla casa) e Marco Guerzoni (Comune di Bologna) hanno discusso dei cambiamenti in atto nelle politiche abitative italiane. In particolare, il dott. Marco Guerzoni, direttore del settore Politiche Abitative del Comune di Bologna, ha presentato il Piano per l’Abitare della città, volto a comprendere la domanda e le problematiche abitative e ad affrontare il problema della casa con l’obiettivo di proporre politiche urbane strategiche che non limitino la questione della casa ad una sola questione di welfare. Occorre, infatti, sperimentare soluzioni innovative e alternative.

Negli ultimi anni, a fronte di una domanda di abitazioni in continua crescita, la disponibilità di alloggi sociali è diminuita in tutta Europa provocando, tra l’altro, un aumento dei prezzi degli affitti e del costo della vita. L’edilizia sociale, che ha avuto un ruolo cruciale soprattutto nei paesi del nord Europa, sta ora affrontando sfide come la privatizzazione, la riduzione dei sussidi finanziari e i cambiamenti fiscali. Anche laddove gli alloggi sociali sono prevalenti, il mercato privato speculativo si espande, con una regolamentazione insufficiente che ha come principale effetto l’aumento della pressione abitativa. I cambiamenti economici e sociali in atto hanno evidenziato nuove esigenze e problemi abitativi diffusi, che richiedono strategie che considerino i fattori profondamente radicati nelle società contemporanee, soprattutto nelle città e nelle aree metropolitane.

In questo contesto, così come più volte nel corso della conferenza è emerso, assume un’importanza fondamentale il ruolo degli Osservatori, che possono fungere da luoghi di produzione e sedimentazione dei dati, offrendo così uno strumento essenziale per le amministrazioni per sviluppare politiche abitative realmente rispondenti alle necessità degli abitanti. Nella regione Emilia-Romagna nello specifico, dal 2001 è attivo l’Osservatorio Regionale del Sistema Abitativo (ORSA), a cui si è aggiunto nel 2022 l’Osservatorio Metropolitano del Sistema Abitativo (OMSA), che rientra tra le principali azioni proposte per la strategia n. 4 del Piano per l’Abitare. Gli Osservatori si pongono l’obiettivo di conoscere e monitorare costantemente i dati sulle città che cambiano, comprendere i fabbisogni abitativi, supportare l’elaborazione delle politiche abitative e monitorare la loro efficacia sul territorio. Un ulteriore aspetto emerso, e condiviso, è quello relativo all’importanza dell’attrattività della città da parte degli studenti, i quali possono diventare protagonisti di un rinnovato tessuto urbano, attraverso forme residenziali inclusive che accolgano nuovi soggetti. In quest’ottica, l’Italia deve superare risposte obsolete nella gestione della domanda di alloggi sociali, articolando le proprie strategie in maniera innovativa e sperimentale, così come presentato dagli altri contesti europei. La discussione ha quindi evidenziato che, per dare risposta alla sempre maggiore domanda di alloggi residenziali sociali, è necessario da una parte, rigenerare l’Edilizia Residenziale Pubblica quanto più possibile e dall’altra, contrastare l’alienazione del patrimonio abitativo e aumentare la collaborazione tra settore pubblico, privato e terzo settore.

In conclusione, l’evento ha sottolineato la necessità di sviluppare sinergie significative e nuove forme di governance per riuscire ad affrontare le sfide attuali e generare opportunità per una rigenerazione urbana sostenibile e inclusiva.

Per maggiori dettagli e approfondimenti, si rimanda alla locandina dell’evento.